From bc4a068e6b6ef891859a8957fd9c510c59e85847 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: himazawa Date: Sun, 31 Mar 2024 20:40:00 +0000 Subject: [PATCH] deploy: 49ed5a4f3a3cbaf20f807e1faf251e5c0db5aa0f --- it/posts/long-time-no-see/index.html | 2 +- it/posts/security-theatre/index.html | 2 +- it/posts/xz-backdoor/index.html | 2 +- posts/long-time-no-see/index.html | 2 +- posts/mycroft-ai-rce/index.html | 2 +- posts/security-theatre/index.html | 2 +- posts/xz-backdoor/index.html | 2 +- 7 files changed, 7 insertions(+), 7 deletions(-) diff --git a/it/posts/long-time-no-see/index.html b/it/posts/long-time-no-see/index.html index 9c0d18a..64bc0d0 100644 --- a/it/posts/long-time-no-see/index.html +++ b/it/posts/long-time-no-see/index.html @@ -13,7 +13,7 @@ Italiano -

Tanto tempo che non ci si vede

Contenuti +

Tanto tempo che non ci si vede

Tanto tempo che non ci si vede, eh? Sono successe tante cose dall’ultimo post nel 2018 sul vecchio blog.

Sfortunatamente non ho scritto molto, sia per mancanza di tempo sia per l’impossibilita’ di condivider cio’ che ho imparato. Questo post contiene un’introduzione a questo nuovo sito e come funzionera’ d’ora in poi.

Innanzitutto, sono ancora nel campo della security, ma mi sono spostato alla parte di Product Security (di piu’ su questo argomento piu’ avanti ma TL;DR: noia, carriera e opportunita’ di cresita, frustrazione e paura di andare in burnout).

Fortunatamente nel mio attuale lavoro mi vengono concessi tempo e risorse per fare anche vulnerability research quindi occasionalmente postero’ alcune vulnerabilita’ interessanti che ho trovato.

Vorrei inoltre parlare degli aspetti dell’Application Security a applicata al SDLC, vedremo se funzionera'.

Il setup e’ molto semplice, uso hugo per buildare pagine statiche che vengono pubblicate su una GithubPage.

C’e’ una Github Action che builda e deploya le pagine ogni volta che una Pull Request viene approvata sul branch main.

/posts/long-time-no-see/blog_CI_CD.png
Un grafico che rappresenta il flusso logico dietro il sistema di deployment del blog

Il tema che uso e’ LoveIt. E’ molto carino e ricco di funzionalita’ ma ha alcuni bug che devono essere fixati; per esempio, se stai leggendo questa pagina in Italiano ti sarai accorto che l’header ha le traduzioni abbastanza fatte a caso.

La localization del tema e’ una feature molto carina ma dover riscrivere ogni volta lo stesso post per ogni linguaggio e’ abbastanza tedioso quindi penso che aggiungero’ il supporto a DeepL.

Infine, il blog ha un nuovo logo:

/images/logo.png
appsec.space logo

E’ stato generato da Midjourney e non significa assolutamente nulla!

Ho intenzione di cambiare molte cose: prima di tutto vorrei migrare tutti i post del vecchio blog perche’ vorreri mantenere un archivio. Successivamente potro’ cominciare a scrivere nuovi post.

Note
Se il vecchio blog risponde con un redirect a quello nuovo significa che la migrazione e’ stata completata.

Nonostante il nome sia appsec.space mi piacerebbe parlare di diversi argomenti, spaziando dall’Application security, al Malware Development (a scopo formativo, ovviamente), al mio setup per la produttivita’ a lamentele varie.

Il prossimo post sara’ sul Security Theater quindi, come diceva qualcuno, ci vediamo li.

Security Theatre? Direi quasi Security Circus

Security Theatre? Direi quasi Security Circus

Lavorando nel campo, ho visto molte organizzazioni investire una quantita’ significativa di tempo e risorse (che si traduce in persone e soldi), in misure che garantiscono poca se non zero, reale sicurezza.

Ho assistito a organizzazioni che si esibiscono in un eterno clown show nel nome della security.

Questo fenomeno e’ comunemente chiamato “security theatre”.

Il security theatre, nella sua forma piu’ semplice, e’ una grande illusione. E’ l’insieme di misure di sicurezza messe in piedi non perche’ prevengano realmente i data breach, ma solo perche’ sulla carta sembrano buoni, tranquillizzano gli stakeholders e fanno sentire tutti come se stessero davvero facendo qualcosa di utile per proteggersi.

Lo senti? Lo senti l’odore? compliance figliolo, non c’e’ nient’altro al mondo che odora cosi’. .

Come esempio, prendiamo il requisito di avere password complesse che devono essere regolarmente cambiate. Questo e’ il classico esempio di security theatre.

Per quanto possa sembrare una buona fa molto poco per prevenire un data breach. E non dimentichiamoci il downside principale: la cosiddetta “password fatigue”, che porta i dipendenti a usare password che sono piu’ facili da ricordare o sempli variazioni di quelle usate in precedenza. Del resto c’e’ un motivo (molti in realta’) se Microsoft, Google ed Apple vogliono abbandonare del tutto le password.

sistema la tua password policy

Un altro esempio di security theatre e’ il fatto di implementare sistemi che dovrebbero dare un livello aggiuntivo di sicurezza come firewall, IDS e IP (in realta’ potremmo aprire un dibattito sul fatto che aumentino o diminuiscano la superficie d’attacco), per poi non aggiornali.

Quindi, cosa possono fare le aziende per evitare questo circo infinito? Prima di tutto dovrebbero capire quali sono i veri rischi che corrono e implementare contromisure che li indirizzino in maniera adeguata. Questo deve includere in primo luogo la formazione dei dipendenti su come riconoscere e rispondere ad un attacco.

Dopotutto, la cybersecurity non e’ altro che la Corsa all’Oro 2.0, ci sono moltissimi soldi sul tavolo e tutti ne vogliono una fetta, questo causa pero’ difficolta’ nel trovare genete realmente preparata e se per caso ci si volesse affidare a dei consulenti esterni sarebbe ancora peggio, in quanto si dipenderebbe completamente da un’entita’ esterna per la propria Security Posture.

In conclusione, il security theatre e’ un problema comune nel mondo dell’IT Security. Per evitare di far parte di questo pessimo show le organizzazioni dovrebbero concentrarsi nell’implementare controlli funzionia, nel testarne regolarmente l’efficacia e nell’avere un piano di risposta comprensivo. A, per favore, smettiamola con le policy inutili.

Tip
Qui puoi trovare un articolo di Phil Venables, CISO di Google, sulla Cerimonial Security e i Cargo Cults.